Mi Stimo!




Quante volte ti sei trovato/a nella condizione di non credere in te, di avere l'impressione di non essere in grado di dire o fare?

Tutte queste cose ti portano a pensare di essere una persona che non vale nulla abbassando sempre di più passo dopo passo la propria stima. 

Ho cercato nel dizionario Treccani il termine stimare ed ecco cosa ho trovato:

STIMARE [lat. aestimare "valutare; apprezzare"]. - ■ v. tr. 1. a. (econ.) [determinare il valore economico e monetario di un bene: s. un dipinto] ≈ apprezzare, (burocr.) periziare, quotare, valutare. b. [fare una valutazione approssimativa del valore numerico di una grandezza: s. a occhio una distanza] ≈ calcolare, giudicare, valutare. ‖ immaginare, ipotizzare, supporre. 2. [avere una buona opinione di qualcuno o di qualcosa: tutti lo amano e lo stimano] ≈ apprezzare, considerare, tenere in considerazione, [riferito a persona] portare in palmo di mano. ↑ ammirare. ‖ rispettare. ↔ deprezzare, disistimare, sottostimare, svalutare. ↑ disprezzare. ‖ screditare. 3. (estens.) a. (lett.) [concepire un'opinione o un'idea] ≈ considerare, (lett.) opinare, ritenere. b. [avere un'opinione su qualcuno o qualcosa, con compl. predicativo: s. qualcuno un imbroglione] ≈ considerare, credere, giudicare, reputare, ritenere. ■ stimarsi v. rifl. 1. [avere una buona opinione di sé: il suo problema è che non si stima per niente] ≈ apprezzarsi, avere un alto concetto di sé. ↔ deprezzarsi, sminuirsi, sottostimarsi, svalutarsi. ↑ disprezzarsi. 2. (estens.) [avere un'opinione su sé stessi, con compl. predicativo: stimatevi fortunati; si stima un grand'uomo] ≈ considerarsi, credersi, giudicarsi, reputarsi, ritenersi.

Spesso dimentichiamo perché noi esistiamo, ci chiediamo perché siamo qui in questa terra, qual’è il Nostro ruolo o il nostro compito, non sappiamo come o cosa fare perché iniziamo a dubitare di ciò che Dio ci chiama a fare.

Nella Sua Parola leggiamo spesso parole di incoraggiamento nel vivere in Cristo, dell’identificarsi in Gesù e non è sempre semplice ma dobbiamo provare a guardare oltre quello che vediamo.

Dio ci chiama a mantenere un patto ed è quello di servirlo, ma ci chiama anche a prenderci cura di noi, di comprendere cosa significa vivere. Svendiamo la nostra vita senza rendercene conto dando le colpe a Dio, quando siamo noi a non vivere e evitando gli altri di vivere. Noi abbiamo delle responsabilità davanti a Dio.

1- Credere in noi stessi

SALMO 139; 6 “La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci.”

Dio ci vede in modo completamente diverso di come noi ci vediamo. Dobbiamo cambiare prospettiva; 

Come? Crescendo nell’autostima.

Il concetto di autostima include l’intima consapevolezza del proprio valore, la soddisfazione di sé e la fiducia nelle proprie capacità di poter affrontare una determinata sfida.

Il termine autostima si riferisce all’opinione generale, al senso complessivo di una persona del suo valore. Il valore è qualcosa che dobbiamo apprezzare di noi, ciò che noi siamo, ciò che abbiamo non può essere valutato in soldi ma sicuramente qualcuno ha pagato un prezzo per il nostro valore e chi ha pagato quel prezzo è Gesù e lo ha fatto per me e per te affinché potessimo prendere possesso e consapevolezza di questo valore. Tutto questo Può essere considerata una sorta di misura di quanto un soggetto valuta, apprezza, approva, premia o ama se stessa.

Il nostro livello di autostima non è impresso nei nostri geni. Si può sempre imparare a rispettarsi maggiormente, a riconoscere i propri limiti e ad apprezzare anche i pregi e i difetti, perché i pregi faranno esaltare chi siamo ma i nostri difetti ci serviranno ad essere persone migliori. Questa è crescita!

L’autostima non è fissa, è un costrutto misurabile e malleabile. Dunque significa che l’autostima si può migliorare e rafforzare: è possibile costruire la propria autostima un passo alla volta.

2- Comprendere il nostro valore in Cristo

SALMO 139; 13 - 14 Sei tu che hai formato le mie reni,che mi hai intessuto nel seno di mia madre. Io ti celebrerò, perché sono stato fatto in modo stupendo. Meravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene.

A volte, nel difficile percorso di riuscire a trovare una buona autostima personale, piccole minacce possono minare le nostre certezze, i fallimenti di ogni genere mettono in dubbio le nostre competenze e il nostro valore, gli eventi riescono a farci dubitare di noi stessi e se viviamo momenti stressanti l’impotenza potrebbe risultare un grande pericolo.

Il nostro passato non sempre ci permette di camminare a testa alta, gli eventi che hanno costruito noi stessi sono spesso complessi e a volte basta rievocarli per oscurare il nostro volto e frantumare l’autostima che nel corso degli anni abbiamo provato a costruire.

Molte ferite ancora sono vive nel nostro Essere ma la capacità di affrontarle e chiedere a Dio di guarirle fa parte del modificare il passato per renderlo un futuro migliore senza che il passato influenzi chi saremo nel nostro futuro.

Il nostro passato non è tutta la nostra storia, ciò che abbiamo vissuto nel passato determinerà il nostro futuro nella stessa misura in cui gli è lo permetteremo. Quanto siamo disposti a cambiare il nostro passato per fare in modo che il nostro futuro sia diverso da quello che qualcuno ha dichiarato o decretato al posto nostro?

3- Pensare i suoi pensieri

Quello che DIO vede quando siamo consapevoli di noi lo troviamo in questo verso 17 e verso 18 del Salmo 139: Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'è grande il loro insieme! Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.

Sono diversi i motivi che determinano la nostra autovalutazione, pensarci o descriverci con parole dure o di insicurezze può diventare un’arma pericolosa, e tale descrizione rientra in una scarsa autostima e un’eccessiva crudeltà verso noi stessi.

Come ci pensiamo quando non crediamo in noi. Lo troviamo in Romani 7; 18 Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; 19 infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. 20 Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. 21 Io trovo dunque in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. 22 Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, 23 ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo della legge del peccato che è nelle mie membra. 24 Sono uno sventurato! Chi mi libererà da questo corpo votato alla morte? 25 Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mente, servo la legge di Dio, con la carne invece la legge del peccato.

Non permettiamo a niente e nessuno di cambiare ciò che Dio ha preparato che noi fossimo, facciamo in modo di afferrare le promesse, noi siamo leoni e leonesse non gattini impauriti. Dobbiamo credere in noi! 

La perfezione non esiste. Esiste invece il miglioramento e ognuno di noi può evolversi dando inizio ad un vero e proprio percorso di crescita attraverso l’aiuto dello Spirito Santo

Dobbiamo cambiare il nostro modo di vederci e cominciare a Stimarci… cioè amarci…pensarci come Dio ci pensa.

Pastore Estelinda Schiera
Counselor e Coach


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